APT Basilicata

APT Basilicata

Basilicata turistica

Le architetture di Dio


Maratea

Maratea è l'unico sbocco della Basilicata sul Mar Tirreno. Le sue origini risalgono all'età del Bronzo. Il paese è situato alle pendici del Monte San Biagio, dominante il golfo di Policastro, dove si affacciano bellissime spiagge. Il versante sulla costa è occupato da un Belvedere con la Statua del Redentore, opera dello scultore Bruno Innocenti. All'interno del paese si possono visitare le famose 44 chiese. Lungo la costa si possono ammirare numerose torri di avvistamento realizzate nel XVI sec. In località Marina è possibile visitare le suggestive grotte di Maratea. Da vedere il borgo antico, in posizione più elevata, e la piazzetta. Maratea ha un'economia concentrata quasi tutta sul turismo estivo. Le bellissime strutture ricettive accolgono ogni anno non solo turisti Italiani ma anche stranieri. Molti sono gli eventi estivi, come Marajazz, Marateatro, Maratea Musica Festival e da non perdere il "Premio Caseus".



Matera e la collina materana: I calanchi

I "calanchi" caratterizzano l'aspro paesaggio della Lucania sud-orientale, compreso fra le valli del Sauro, l'Agri ed il Basento. In questi punti del territorio è possibile notare dei solchi disposti in maniera parallela o a ventaglio, creatisi per effetto dell'erosione delle acque superficiali sui pendii argillosi, chiamati appunto Calanchi e descritti perfettamente nell'opera di Carlo Levi "Cristo si è fermato ad Eboli". Il territorio in questa zona risulta quindi brullo e ricco di argilla bianca, scosceso e caratterizzato da precipizi e valli scavate dall'erosione delle acque. Per tutelare e conservare le caratteristiche naturali e paesaggistiche della zona, è in via di istituzione un parco regionale la cui estensione comprenderà i comuni di Aliano, Stigliano e Gorgoglione nella provincia di Matera, e dei comuni di Armento, Corleto Perticara, Gallicchio, Guardia Perticara, Missanello e S. Martino d'Agri, nella provincia di Potenza.



Parchi e aree protette: Le dolomiti lucane

Le bellissime Dolomiti Lucane sono caratterizzate da alte guglie le cui forme hanno suggerito nomi fantasiosi, quali l'aquila reale, l'incudine, la grande madre, la civetta. Fanno parte di un complesso montuoso risalente a 15 milioni di anni fa. Il gruppo montuoso più alto è quello della Costa di S. Martino, chiamato Piccole Dolomiti, in quanto riproduce l'asprezza e le caratteristiche delle famose Pule Trentine. Molto belli anche i picchi delle Murge di Castelmezzano e le guglie di Monte Carrozze. Suggestivo il torrente Rio di Capperino, che ha scavato una profonda gola che divide le Murge di Castelmezzano dalla Costa di S. Martino. Negli anfratti più inaccessibili delle dolomiti lucane nidificano diverse specie di uccelli, tra cui ricordiamo il nibbio reale, il gheppio ed il falco pellegrino. Nonostante l'apparenza spoglia, le guglie offrono una flora interessante che comprende la valeriana rossa, la lunaria annua, l'onosma lucana. A ridosso delle Dolomiti Lucane sorgono i suggestivi paesi di Castelmezzano e Pietrapertosa.



Potenza e Vulture Melfese: Monte Vulture Grotticelle

Il monte Vulture, 1326 m, è di origine vulcanica e cominciò a formarsi 800.000 anni fa quando ci furono le prime esplosioni. La lava che fuoriusciva dalle diverse bocche si depose sulle sponde conformandosi via via con le caratteristiche morfologiche del terreno. Oggi ormai spento, il Vulture presenta la tipica forma di cono tronco ed è ricoperto da una ricca vegetazione che cresce rigogliosa grazie alla fertilità del suolo. Le peculiarità di questa zona che oltre alla grande bellezza paesaggistica ospita la Brahmea, farfalla notturna in via di estinzione individuata sin dal 1961, ne hanno fatto un'area protetta. Dal 1971, infatti, a salvaguardia del patrimonio ambientale e faunistico è stata istituita la riserva naturale orientata Grotticelle, area di grande interesse anche per le sue formazioni forestali caratterizzate dalla presenza di specie dell'Europa Sud-Orientale.

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