APT Basilicata

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Basilicata turistica

La pittura murale


Matera: Le Chiese Rupestri

Sin dall'origine dell'abitato di Matera, sparse nella Gravina e nella Murgia, si sono insediate nel territorio numerose comunità religiose, dai benedettini (sec.VIII) ai monaci basiliani perseguitati dai turchi (sec. XII/XV), mantenendo una costante presenza di centri ascetici, di luoghi di culto piccoli e grandi, direttamente scavati nella roccia e conservatisi nel corso del tempo. Oggi è possibile ammirare oltre 150 chiese rupestri, tutte affrescate e spesso collocate in anfratti difficili da raggiungere. Si trovano sparse nel territorio fra l'agro e i sassi di Matera; fra le più importanti si ricordano Madonna dell'Idris e San Giovanni in Monterrone, Santa Maria de' Armenis, San Pietro Barisano, S. Lucia alle Malve, Santa Barbara, la Madonna della Croce, la Madonna delle Tre Porte. Il Parco Archeologico Storico Naturale della Murgia e delle Chiese Rupestri del Materano ha oggi il compito di proteggere questo patrimonio culturale.



Tursi: S. Maria di Anglona

L'importanza principale di questo bellissimo santuario medievale è quella di essere l'unica testimonianza dell'esistenza dell'ormai scomparsa città di Anglona, la più importante di quest'area durante il Medio Evo. La chiesa sorge su un colle ed è una delle più belle della Basilicata. Dopo essere stata dichiarata nel 1931 monumento nazionale, negli anni settanta la Soprintendenza per i Beni artistici della Basilicata ha avviato una vasta opera di restauro all'interno della chiesa. Di particolare interesse artistico è il complesso degli affreschi che si trovano al suo interno, molto belli e ricoperti in alcune parti di alcuni stucchi che ne hanno minato l'antico splendore. Particolarmente difficile è la datazione delle origini della chiesa stessa che pare siano precedenti al 1100.



Rivello: Convento di S. Antonio da Padova

Il Convento di S. Antonio, edificato nel 1515, si sviluppa intorno ad un chiostro quadrangolare, con arcate a tutto sesto che poggiano su colonne. La Chiesa ha un'ampia facciata con un portico quadrangolare. Nel pronao e nel chiostro ci sono affreschi attribuiti a Giovanni Todisco. Nell'ala est Giovanni Todisco eseguì la Storia della vita del Cristo e della sua Passione e tracce di Storia francescana. Nel refettorio è visibile l'Ultima Cena, sempre di Giovanni Todisco. Nell'ala settentrionale si scorgono affreschi del figlio di Giovanni Todisco, Girolamo Todisco, che raffigurano la Deposizione, Cristo Morto, la Resurrezione, la Trasfigurazione, la Discesa dello Spirito Santo, l'Ascensione, la Madonna in gloria e Santo francescano, tutte eseguite intorno al terzo decennio del Seicento.



Ripacandida: Chiesa di San Donato

La Chiesa di S. Donato, Monumento Nazionale, è la più antica del paese. E' caratterizzata dalla struttura architettonica romanica e dal portale del sec. XVII. Essa ha un'unica navata ed è articolata in quattro grandi piloni addossati alle pareti, che definiscono tre campate coperte da volte a crociera a sesto acuto rialzato. Le pareti sono affrescate con pitture narranti la storia del Vecchio e Nuovo Testamento, risalenti al XIV sec., che si sviluppano su volte, pareti e pilastri delle tre campate. Nella Chiesa sono inoltre conservati un altare barocco e un dipinto della Madonna degli Angeli del Pietrafesa.

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