Matera: Museo Nazionale D. Ridola
Il Museo Nazionale "Domenico Ridola", istituito il 9 febbraio 1911, ha avuto origine grazie alla donazione allo Stato della collezione di reperti archeologici, raccolti dal Senatore Ridola, durante la sua attività di ricerca. Il primo nucleo del museo venne collocato nel seicentesco ex-convento delle Clarisse e conteneva materiali dal Paleolitico all'età del Bronzo, ed esposti in vetrine di legno. A metà degli anni '50 vennero aggiunte nuove sale al Museo e, nel 1976, con l'inaugurazione di un nuovo allestimento dedicato ai reperti di varie zone del materano, si ebbe un'ulteriore allargamento del museo stesso. Con l'espandersi della sua collezione interna il museo ha subito una nuova modifica strutturale nel 1985 con la costruzione di nuovi uffici, laboratori e magazzini. Attualmente sono conservati all'interno dell'edificio i reperti di età preistorica raccolti dal Ridola insieme ai recenti ed importanti rinvenimenti di Trasano, tra cui un raro forno databile al Neolitico Antico.
Bernalda - Metaponto: Parco Archeologico di Metaponto
E' una bellissima zona archeologica sul golfo di Taranto, collocata tra le foci dei fiumi Bradano e Basento. Il sito dell'antica Metapontion conserva quanto si è salvato dalle continue spoliazioni del passato. Rivela un centro abitato con planimetria regolare, formata da isolati allungati, con una plateia (l'asse viario principale) e strade perpendicolari secondarie. La città era collegata al mare da un canale. Vi sono resti di mura, un teatro costruito su un terrapieno artificiale, la necropoli di Crucinia, che comprende i resti del santuario dedicato ad Apollo Licio e l'attigua Agorà. In esso sono situati quattro templi: il più antico è dedicato ad Atena, il tempio di Apollo, i resti del tempio di Hera in stile dorico e il tempio dedicato ad Afrodite. Si conservano due fornaci nel quartiere dei vasai e il castrum romano, costruito forse per ospitare la guarnigione. Si possono inoltre ammirare i resti di una chiesa paleocristiana con battistero.
Grumento Nova: L'area archeologica di Grumentum
Poco distante da Grumento Nova si può visitare il Parco archeologico di Grumentum; i ruderi della vecchia città si trovano su una collinetta fra il torrente Sciaura e il fiume Agri. L'impianto urbanistico della città era molto semplice, con tre strade principali e una serie di stradine che intersecavano le vie principali. L'antica città era circondata da una cinta muraria lunga tre chilometri con sei porte. Dei resti della Grumentum romana restano tre complessi monumentali. Il primo è costituito da un teatro dell'età augustea, da due tempietti di età imperiale e da una domus patrizia, la "casa dei mosaici". Il secondo complesso corrisponde all'area del Foro antico; sul lato nord sorge il cosiddetto "Capitolium" e sul lato sud il presunto "Cesareo". Altri edifici pubblici sorgevano sul lato ovest e il restante perimetro era circondato da portici. Il terzo complesso è costituito dai resti dell'anfiteatro, costruito nel I secolo a.C. e modificato in età imperiale.
Venosa: Scavi Archeologici
Il Parco archeologico di Venosa conserva le antiche memorie di un centro che vive ancora oggi con i suoi magnifici monumenti. L'anfiteatro, le terme, la domus, il complesso della SS. Trinità testimoniano la "vanitas", emblema di un antico splendore. Con il loro ricco patrimonio storico, essi costituiscono percorsi culturali privilegiati che consentono di immergersi in una patinata atmosfera che avvolge luoghi e monumenti. In questa "città incantata" il turista potrà assaporare il gusto dell'antico ed esplorare siti di grande fascino.