APT Basilicata

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Basilicata turistica

I parchi naturali


Parchi ed aree protette: Parco del Pollino

Nato come Parco regionale nel 1985, il Parco Nazionale del Pollino è stato istituito nel 1989 e ha ampliato l'area originaria fino a occupare 192.565 ettari ripartiti a metà fra la Calabria e la Basilicata. La sua perimetrazione attuale e definitiva è stata realizzata nel 1993, allorchè è stato istituito l'Ente Parco. Nella zona risiedono 175.000 abitanti suddivisi in 56 comuni. Il Parco è un bellisimo spettacolo naturale con vette spettacolari, boschi rigogliosi ed un patrimonio faunistico fra i più vari ed interessanti del sud dell'Italia. La caratteristica principale dell'area è la sua variabilità vegetale, con paesaggi che spaziano dalla macchia mediterranea alle faggete, dalle praterie d'alta quota con la fioritura di genziane e asfodeli, ai boschi di cerro, roverella e farnetto. Proprio per la grande varietà e quantità di erbe medicinali reperibili sul territorio si pensa che l'etimologia del nome del monte potesse derivare da Apollo, dio greco della salute.



Parchi ed aree protette: Parco della Val d'Agri

Il Parco della Val d'Agri, istituito nel 1998, rappresenta un tassello fondamentale per la conservazione delle specie animali dell'Appennino lucano. L'area si estende per circa ottocento chilometri quadrati ed è un immensa distesa verde circondata dalle pendici dell'Appennino e dalle colline su cui sono arroccati i paesi. Proprio per la frastagliata orografia che caratterizza il posto è stato possibile mantenere un habitat ideale per le diverse specie protette che affollano il parco; tra queste è bene ricordare la lontra, il lupo appenninico, il gatto selvatico, la martora e lo scoiattolo meridionale. Tra gli uccelli il falco pellegrino, gracchi corallini, mentre negli specchi lacustri del Pertusillo la cicogna bianca, il cavaliere d'Italia e numerose altri trampolieri.



Parchi ed aree protette: Parco di Gallipoli Cognato

La foresta di Gallipoli Cognato, con i suoi 4.159 ettari di superfice, è uno dei parchi naturali più belli e caratteristici della Basilicata. La foresta ha origine dalla fusione delle due tenute boschive del bosco Gallipoli e del bosco Cognato ed è caratterizzata da una notevole variabilità altimetrica, con il passaggio da quote vicine ai 200 metri ad altitudini stimabili sui 1.319 metri. La foresta è ricca di latifoglie, di ceduo semplice, di roverella e di cerro. La flora erbacea si presenta ricca di ciclamini, anemoni, viole, pratoline, vinca. Numerosa è la fauna che frequenta la foresta, con specie che sono scomparse da altre aree dell'Appennino: tassi, lupi, faine, donnole, lepri, qualche martora, istrici. Tra gli anfibi troviamo la salamandra pezzata, il rispo, l'ululone; tra i rettili il geco, la luscegnola, il biacco, il colibrì e la vipera comune. Molto varia è la fauna ornitica caratterizzata da una grande quantità di diverse specie di passeriformi, cinciallegra, pettirosso, usignolo, merlo, e di piciformi quali picchio rosso e picchio verde. Diffusi risultano anche i falconiformi: astore, poiana, sparviero, gufo, allocco, barbagianni.



Potenza e Vulture Melfese: Monte Vulture - Grotticelle

Il monte Vulture, 1326 m, è di origine vulcanica e cominciò a formarsi 800.000 anni fa quando ci furono le prime esplosioni. La lava che fuoriusciva dalle diverse bocche si depose sulle sponde conformandosi via via con le caratteristiche morfologiche del terreno. Oggi ormai spento, il Vulture presenta la tipica forma di cono tronco ed è ricoperto da una ricca vegetazione che cresce rigogliosa grazie alla fertilità del suolo. Le peculiarità di questa zona che oltre alla grande bellezza paesaggistica ospita la Brahmea, farfalla notturna in via di estinzione individuata sin dal 1961, ne hanno fatto un'area protetta. Dal 1971, infatti, a salvaguardia del patrimonio ambientale e faunistico è stata istituita la riserva naturale orientata Grotticelle, area di grande interesse anche per le sue formazioni forestali caratterizzate dalla presenza di specie dell'Europa Sud-Orientale.

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