Menu principale:
I Comuni > Trecchina
È opinione diffusa che il nome Trècchina derivi dalle tre cime dei monti che sovrastano l'altopiano su cui sorge il paese (Tre chine). Il Racioppi vuole che tale nome derivi dal latino e significhi luogo intricato di pruni, sterpi e burroni. Secondo il Pacicchelli, invece, Trecchina sorse dallo stanziamento di una guarnigione romana, durante la seconda guerra sannitica e si chiamò Terenziana, corrottosi poi nel nome attuale. Tra le tante ipotesi sull’origine del paese, la più verosimile pare, invece, quella proposta dall’Antonini, nella sua opera"La Lucania". Egli, citando a conforto della sua tesi Erodoto e Pausania, asserisce che, verosimilmente, questo luogo fu fondato dai Greci che abitavano vicino alle Termopili, chiamate anche Trakinie, nella vicina città di Trakis. Tali Greci, sempre secondo il predetto storico, abbandonarono quei luoghi nella guerra peloponnesiaca (480 a.C.) e trovarono in questi la somiglianza con quelli che avevano dovuto abbandonare. I primi insediamenti stabili sorsero sicuramente lungo ilNoce, nella zona di Piano dei Peri ove si evidenzianoancora tracce di mura che mostrano una vecchia fortificazione dell'alto medioevo. Quell'insediamentosorse, verosimilmente, a seguitodelladistruzione della vicina Blanda. Trécchina fu roccaforte gotica e poi luogo fortificato longobardo distrutto dai Saraceni alla fine del X secolo. ILongobardidi Salerno la ricostruirono alle faldedelmonte Maiorino, su di una rocca, a picco sulla valle del Noce . Trécchinafece parte della contea di Lauriaall'epocadi Ruggiero, durante la dominazione aragonese. Nel 1350 passò alla potentissima famiglia dei Sanseverino che, dopo qualche secolo, la vendette a Giambattista e Galeazzo Cecinelli ai quali succedette Antonio Palmieri, barone di Latronico. Successivamente fu compravenduta più voltefino a quando l’acquistò Diego Vitale, patrizio di Cava. Ultimo dei Vitale, duca di Tortora e Barone di Trécchina, fu Alessandro alla cui morte il feudo fu ereditato dalla moglie, Carmela Bonito, principessa di Casapesenna che, in seconde nozze, sposò Ferdinando Vargas Machuca, il cui figlio Tommaso restò ultimo feudatario fino alla soppressione delle leggi feudali. Nel Settecento il paese, anche su impulso dei Vitale, cominciò ad abbandonare il vecchio borgo abbarbicato sotto il palazzo baronale.Si costruirono così nuove case a valle, attorno ad un vasto pianoro che rimase al centro delle nuove abitazioni, quasi come una grande aia. Nei primi anni del Novecento, per effetto delle rimesse degli emigranti, queste case furono sopraelevate e decorate con un tardo e civettuolo stile liberty. A Trécchina ancora si parla un dialetto di origine galloitalica che costituisce un’isola glottologica e che deriva, secondo il Rohlfs, da un probabile stanziamento di popolazioni del Monferrato, avvenuto durante le persecuzioni religiose del XII-XXIII sec. Per la vicinanza alla costiera di Maratea, Trecchina costituisce un luogo montano ambito da chi frequenta il golfo di Policastro perché consente il vantaggio sia del mare che dei monti, e il piacere di apprezzare la spiccata ospitalità trecchinese. Il Paese, infatti, pur essendo a dieci minuti d'auto sia da Maratea che da Praia a Mare, si trova a quota 500 m. s.l.m., circondato da giganteschi castagni, con Piazza del Popolo ornata di lussureggianti giardini ordinati in aiuole e viali fiancheggiati da conifere, acacie, tigli e rare piante ornamentali. Rinomati sono gli antichi dolcetti di pasta di noci e i gelati di castagna.
1. Giacono Racioppi,: "Origini storiche investigateneinomigeografici della Basilicata", "Archivio storico per leprovince napoletane" 1876, pag.435-495 (si cita anche dall'estratto di pp.61); Ristampa anastatica, Bologna, Forni, s.d.
2. G.B. Pacichelli: Il Regno di Napoli in Prospettiva”, Napoli, nella Stamperia di LuigiMutio, 1702
3. Giuseppe Antonini: “La Lucania” , Napoli, 1745 (Disc. XI, pag. 429 Nota 3 e Disc. XII, pag. 443). Per le varie ipotesi sull’origine del toponimo vds. anche AA.VV.: “Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani”Milano, 1990.
4. “Luoghi Storici d’Italia”, Allegato a “Storia Illustrata” n° 184, pag. 101.
5. Pasquale Schettini: “Trecchina nel presente e nel passato”, Alessandria, 1947
Giuseppe Mensitiere